REPUBBLICA.IT – “Sarà discutibile il modo in cui l’ho fatto, ma è quello che penso”. Piero Pelù parla della bufera che hanno scatenato le sue parole dal palco del Concertone del Primo Maggio.
E quindi Renzi sarebbe il “boy scout di Gelli”…
“Non è una novità, l’avevo anche scritto nel mio libro”.
E lo ridirebbe ancora?
“Certo. Il ruolo del rocker è anche quello di essere provocatorio, controcorrente. Ognuno deve fare il suo mestiere, chi è giornalista deve raccontare la realtà, chi è politico dovrebbe governare il paese cercando di far star bene un po’ tutti e il rockettaro deve rompere i coglioni. Del resto, quando parlavo di Berlusconi la stampa di destra mi attaccava, ora parlo di Renzi e mi attaccano tutti, destra e sinistra”.
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