Band

litfibaLitorale ITaliano FIrenze (via de’) BArdi, o meglio LITFIBA. Un acronimo, o meglio un indirizzo telex che ha scolpito a caratteri cubitali la scena del rock italiano.
Tutto inizia nel 1980 a Firenze, quando un gruppo di cinque ragazzi decide di buttarsi a capo fitto nella musica. Sandro Dotta alla voce e chitarra, Federico ‘Ghigo’ Renzulli alla chitarra, Antonio Aiazzi alle tastiere, Gianni Maroccolo al basso e Francesco Calamai alla batteria. La band senza nome però perde subito un pezzo: Sandro Dotta va via ed alla voce viene ingaggiato Piero Pelù, ex cantante dei Mugnions.
A Firenze si respira un’aria magnifica sul panorama musicale: punk e new wave sono i generi più in voga, portati alla luce da band come Diaframma e Neon.
L’esordio della band arriva il 6 dicembre 1980 (e non l’8 come erroneamente riportato) alla Rokkoteca Brighton a Settignano.
La band da subito comincia ad avere un discreto seguito e nel 1982 incide il primo EP dal titolo “Litfiba” (si trova anche sotto il nome di “Guerra”) e nello stesso anno vince anche la seconda edizione del Rock Festival Italiano che ha come premio la pubblicazione di un 45 giri. Nel frattempo Calamai dà l’addio alla band, vittima di una tendinite: al suo posto va Renzo Franchi. Nel 1983 la band pubblica il singolo “Luna/La Preda” e partecipano alla raccolta “Body Section” con il brano “Transea”. Va in pubblicazione anche “Eneide di Krypton”, colonna sonora dell’omonimo spettacolo teatrale.
Nel 1984 Ringo De Palma, amico di Piero Pelù ed ex batterista dei Mugnions, sostituisce Renzo Franchi alla batteria. Esce “Yassassin”, un EP che contiene due versioni della cover di David Bowie (Yassassin) ed un altro singolo inedito dal titolo “Elettrica Danza”. Nei live della band spesso compare il violinista e polistrumentista Adriano Primadei. Partecipano alla compilation “Catalogue Issue” con due brani inediti e nello stesso periodo esce “Live in Berlin”, un live semi-ufficiale stampato solo su cassetta, che li fa conoscere fuori dall’Italia.
Nel 1985 collaborano con i Diaframma nell’EP “Amsterdam”, prima di dare alla luce il loro primo LP dal titolo “Desaparecido”. Viene stampato anche in Francia, dove la band va fortissimo: si rischiò un clamoroso errore di stampa poichè, fino a poco prima dell’uscita ufficiale, il titolo stampato sulla cover fu scritto “Desapaparecido”.
Il primo LP viene subito seguito dall’EP “Transea” e dal secondo album “17 Re”. Ben 16 tracce, stampato su due musicassette o due vinili, e registrato in soli 3 mesi, l’album è tuttora considerato il migliore della band fiorentina. Dal tour si estrapola un altro disco: “12/5/87 Aprite i vostri occhi”, testimonianza live del concerto tenutosi al Tenax di Firenze.
Nel 1988 viene pubblicato “Litfiba 3”, album che chiude la cosiddetta “Trilogia del potere”, un concept ispirato al rifiuto di ogni forma di totalitarismo, del quale fanno parte concettualmente “Desaprecido” e “17 Re”.
La band, nonostante la poca presenza in tv (per loro scelta), gode di un’ottima popolarità allora impensabile per un gruppo rock. Nel 1989 esce anche il secondo album dal vivo (che contiene alcune accorgimenti in studio) dal titolo “Pirata” che li porta idealmente dalla new wave al rock. A causa di incomprensioni con il manager Alberto Pirelli, Gianni Maroccolo e Antonio Aiazzi decidono di abbandonare il gruppo. Anche Ringo De Palma lascia la band per problemi di salute: il batterista muore il 1° giugno 1990 per arresto cardiaco.
In seguito alla scissione di alcuni elementi, Piero e Ghigo restano titolari del “marchio” Litfiba con Aiazzi che compare come collaboratore esterno. A completare la band arrivano Roberto Terzani al basso, Candelo Cabezas alle percussioni e Daniele Trambusti alla batteria. Viene pubblicata una VHS dal titolo “Pirata Tour ’90”.
Il primo lavoro con i nuovi componenti è “El Diablo”: dedicato idealmente al fuoco, i Litfiba aprono così la “Tetralogia degli elementi”, con un nuovo sound spiccatamente rock. La title-track diventa il loro marchio di fabbrica (spesso viene usata come soprannome per Piero Pelù), “Proibito” diventa l’inno dell’anti-proibizionismo. Dal tour, che vede anche Federico Poggipollini alla chitarra, che in seguito diventerà il chitarrista di Ligabue e Mauro Sabbione alle tastiere, viene pubblicata una VHS (ristampata nel 2002 in DVD) dal titolo “El Diablo Tour”. Nel 1992 viene stampata la raccolta “Sogno Ribelle” (diventerà anche un box, ora piuttosto raro) contenente vecchi brani della band ri-adattati con il nuovo sound, oltre al nuovo singolo “Linea d’ombra”. Inoltre viene pubblicata anche una VHS (ristampata nel 2002 in DVD) con lo stesso titolo.
Il secondo elemento ad essere omaggiato è la terra: il titolo è “Terremoto”. Alla batteria Franco Caforio prendo il posto di Daniele Trambusti. Sarà il disco più “duro” e potente della band, con testi pesanti contro la mafia, la politica, la perversione verso il denaro. La testimonianza del tour viene raccolta nel cofanetto “Colpo di coda” che contiene anche due inediti, ovvero “A denti stretti” (studio) e “Africa” (live), oltre ad un booklet fotografico di Alex Majoli dal titolo “Novantanovefoto”. Successivamente verrà pubblicato anche un DVD del “Terremoto Tour”, contenuto nel box “Tetralogia degli elementi” del 2015.
Partecipano alla compilation “Firenze Sogna” (quasi introvabile!) con l’inedito “Anniversary”.
Ancora un cambio di formazione: al basso entra Daniele Bagni al posto di Roberto Terzani (che rientrerà nei tour alla tastiera e seconda chitarra).
Nel 1995 omaggiano l’aria con l’album “Spirito”: un album più “morbido” con testi più leggeri, positivi e fantasiosi. Viene pubblicato “Lacio Drom” che contiene alcuni remix da Spirito e alcune tracce live dell’ultimo tour: in allegato anche una VHS (successivamente ristampata in DVD).
L’elemento mancante è l’acqua che viene presa in considerazione nel 1997 con l’album “Mondi Sommersi”: l’album è un successo con oltre 500.000 copie vendute in breve tempo. Anche il tour è un successo: il tour più lungo della storia della band, viene raccolto nella VHS e nel doppio cd/mc “Croce e delizia”, dedicato alla memoria di Candelo Cabezas da poco scomparso per un aneurisma. Il ricavato della VHS invece verrà donato in beneficenza per le popolazioni colpite dal terremoto in Umbria e Marche.
Il successivo capitolo è “Infinito”, concettualmente dedicato al tempo. Le sonorità della band cambiano totalmente strada, i vecchi fan non approvano ma le vendite dimostrano il contrario: con oltre 1.000.000 di copie vendute è l’album di maggior successo della band. Anche la tournée fa registrare il sold out ma le incomprensioni tra Piero e Ghigo portano alla scissione della band nel 1999. Piero Pelù imbocca la strada da solista, seguito da Daniele Bagni, Roberto Terzani e Franco Caforio, mentre Ghigo Renzulli si tiene il nome della band.
Ghigo riforma il gruppo con Gianluigi ‘Cabo’ Cavallo alla voce e alla chitarra, Ugo Nativi alla batteria e Gianluca Venier al basso (entrambi provenienti dai Malfunk). Danno vita a “Elettromacumba” che fa registrare un buon riscontro nelle vendite. Per il tour viene richiamato Mauro Sabbione alle tastiere.
Ben presto Nativi abbandona il gruppo e Gianmarco Colzi (ex Rock Galileo) viene chiamato alla batteria. Le vendite si dimezzano anche se il disco è il più apprezzato dopo la scissione della band. Vengono contattati per realizzare la colonna sonora del videogioco “Tomb Raider” da cui nasce “LaraSong”.
L’ultima fatica discografica della band è “Essere o sembrare”. Le incomprensioni tra Cavallo e Ghigo portano al divorzio e la band si scioglie. Ghigo resta nuovamente da solo e ricompone i pezzi, ricreando la band con Roberto Terzani al basso, Filippo Margheri alla voce e Pino Fidanza (ex Scaramouche) alla batteria. Il progetto partorisce un EP dal titolo “Five on line”, totalmente in digitale, che riscontra però l’indifferenza mediatica e delle case discografiche.
L’11 dicembre 2009, dopo mesi di svariati rumors, viene ufficializzata sul sito ufficiale la Reunion con Piero Pelù. Completano la formazione Daniele Bagni al basso, Federico Sagona alla tastiera e Pino Fidanza alla batteria. La band parte subito in un lungo tour che dà alla luce il doppio cd “Stato libero di Litfiba” con due inediti, ovvero “Sole nero” e “Barcollo”.
A gennaio 2012 esce il primo album di inediti dopo la reunion, dal titolo “Grande Nazione” che riscontra subito ottime vendite: i Litfiba tornano in vetta alla classifica degli album più venduti dopo ben 13 anni. Durante la tournée si aggiunge Cosimo Zannelli alla chitarra, già membro della band nel periodo solista di Piero Pelù. A giugno 2012 la band si esibisce a Firenze al Nelson Mandela Forum (anche se inizialmente era previsto lo Stadio Artemio Franchi) per un concerto in onore di Ringo De Palma e per l’occasione sono saliti sul palco alcuni membri delle formazioni passate, oltre a Fiumani dei Diaframma.
A Settembre fanno parte del concerto “Italia Loves Emilia” i cui proventi furono devoluti in beneficenza alle popolazioni colpite dal sisma.
Nel 2013 la band dà vita al tour “Trilogia 1983-1989” con la formazione storica del gruppo con Maroccolo al basso e Aiazzi alla tastiera, mentre alla batteria entra Luca Martelli. Viene pubblicato anche un doppio disco registrato durante le prime due date.
Dopo aver annunciato un periodo di “fermo biologico” la band ritorna sui palchi italiani nel 2015, portando in scena la “Tetralogia degli elementi”. Verrà pubblicato anche un cofanetto omonimo che comprende i 4 album più il DVD del Terremoto Tour. La band cambia nuovamente formazione: al basso entra Franco ‘Ciccio’ Li Causi, ex bassista dei Negrita. Il 6 dicembre 2015 la band ha festeggiato i 35 anni con un concerto al Viper Theater di Firenze: sul palco si sono alternati tutti i musicisti che hanno suonato con la band ad eccezione di Bagni, Terzani, Cavallo e Margheri.
A luglio 2016 la band ha annunciato un nuovo album di inediti che uscirà l’11 novembre, una scelta simbolica poiché si tratta dell’11mo album di Piero e Ghigo.

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